Carpino
Da una parte domina il lago di Varano e dall’altra la Foresta Umbra: è la collina su cui sorge il piccolo centro di Carpino (il suo nome deriva dai Carpani, alberi di alto fusto). Anticamente Castel Caprile, Carpino la troviamo in una bolla papale emessa dal pontefice inglese Adriano IV nel 1158, periodo in cui il borgo era governato da importanti famiglie locali come i Della Marra, i Del Sandro, i Navis e i Brancaccio. Carpino è detta anche “città dell’olio” per via della straordinaria produzione dell’olio, pari a ventimila quintali all’anno.
Perché visitare Carpino
Il centro storico è molto suggestivo ed è dislocato su ripide stradine. Sono rinvenibili purtroppo, solo alcune tracce di un antico castello di epoca normanna risalente al secolo XI, posto fuori le mura cittadine. D’interesse storico sono anche il complesso archeologico delle “grotte di Minutille”, la chiesa di Santa Croce e la chiesa di San Giorgio.
Carpino può contare su un’autentica scuola della tradizione popolare, che ha trovato nei “cantori di Carpino” gli interpreti di un fenomeno culturale che ha interessato studiosi anche illustri. Inoltre è ancora vivo l’uso del telaio a mano per via dell’abbondanza di lana proveniente dalla tosatura delle pecore. Con antiche tecniche di tessitura si producono pregevoli manufatti in lino e cotone. Durante i mesi estivi i turisti posso apprendere l’uso del telaio grazie alle dimostrazioni di alcune tessitrici intente a lavorare su antichi telai dell’ottocento. Da alcuni anni l’amministrazione organizza la sera del 7 dicembre la “festa dell’olio”: un percorso gastronomico accanto ai falò allestiti nel centro storico con pietanze a base di genuino olio. Il folk trova la sua massima espressione nei primi dieci giorni di agosto quando viene allestito, nella piazza centrale, il palco per ospitare gli artisti del Carpino Folk-Festival.