Lesina
Sulla sponda sud occidentale dell’omonimo lago sorge Lesina, uno dei comuni più settentrionali della Capitanata, porta di accesso privilegiata al promontorio garganico. Approfonditi studi hanno confermato che il territorio di Lesina fu centro di vita anche nella preistoria, in un’epoca accreditabile al periodo Neolitico. L’attuale Lesina, del resto, è nota dalle fonti latine come Alexina. Nonostante ciò l’esistenza di Lesina viene messa in relazione allo sbarco nel VI secolo di alcuni pescatori provenienti dalla Dalmatia. Oggi Lesina conserva un innegabile fascino. Pesca e turismo rappresentano le principali risorse. Ecco perché la parte orientale del lago è stata posta sotto il rigido regime della “Riserva Naturale di Ripopolamento Animale”, provvedimento che favorisce il rilancio delle attività legate alla pesca che tra le altre cose è alla base della prelibata cucina lagunare. Ottime le anguille e i capitoni. Negli immediati dintorni di Lesina e cioè nel centro balneare di Marina di Lesina ci sono numerosi campeggi, villaggi turistici, moderne strutture di ricezione turistica e parchi acquatici di divertimento.
Perché visitare Lesina
È interessante visitare l’ex Palazzo Vescovile (risale al 1254 la nomina di Lesina a sede vescovile), l’abbazia di Santa Maria di Ripalta nei pressi del fiume Fortore e ammirare delle rocce vulcaniche risalenti al Triassico conosciute come “Pietre Nere”.
Nella laguna di Lesina oltre ad aironi cenerini, garzette e germani reali è possibile, a volte, avvistare i fenicotteri. Vederli volare tutti insieme è uno spettacolo indescrivibile per l’eleganza delle figure stilizzate che disegnano nel cielo. A Lesina esiste un museo etnografico che funge anche da centro di documentazione lagunare “La Casa del Pescatore” dove all’interno è possibile vedere un’antica capanna costruita in canna palustre e paglia, reti ed attrezzi che riproducono tecniche da pesca antiche e moderne.